Semplificazione? Una vera utopia

Presentata la nuova modulistica da Governo, Regioni e Anci per le pratiche edilizie
Entro il 23 maggio i Comuni dovranno pubblicare i moduli aggiornati dalla Regione

Semplificazione, una parola sconosciuta quando si parla di pubblica amministrazione soprattutto quando si approvano nuove leggi, regolamenti che aggiornano quelli precedenti, dove impera la parola semplificazione e…trasparenza!
Come il caso della Legge 105/2024, conversione del D.L. n. 69/2024 (Decreto Salva Casa), le cui procedure si sono subito manifestate lacunose e, con la nuova modulistica, ancora più complicate.
Linee di indirizzo, questionari, circolari interpretative hanno acuito le difficoltà riscontrate dagli uffici tecnici, da settembre 2024 ad oggi, nel dare risposte ai professionisti del settore. Ultima ciliegina la Conferenza Unificata tra Governo, Regioni e Anci di fine marzo, che dovrebbe rappresentare un punto di svolta, ma che provocherà sicuramente maggiori difficoltà nel presentare Permessi di costruire, Scia, Cila ecc.., e nella redazione dei questionari, non farà altro che alimentare l’abusivismo edilizio.
Parliamo della modulistica edilizia necessaria per dare attuazione alle semplificazioni previste dal Decreto Salva Casa.
Promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, sarebbe finalizzata a rafforzare l’operatività degli Sportelli Unici per le Attività Produt-tive (SUAP) e per l’Edilizia (SUE), seguendo le linee guida del MIT pubblicate lo scorso 30 gennaio. I questionari partoriti dalla Conferenza unificata dovrebbero essere recepiti dalle Regioni entro il 9 maggio e pubblicati dai Comuni entro il 23 maggio 2025.
Inoltre sono previste anche la digitalizzazione di SUAP e SUE e la disponibilità dei tracciati dei dati standardizzati, indispensabili per la gestione telematica delle pratiche.
Questo permetterà a Regioni e Comuni di adeguare i propri sistemi informativi, rendendo effettiva l’attuazione delle nuove procedure. Questa è l’utopia. Soprattutto della arretratezza delle pratiche edilizie nel Comune di Roma.
Nella bozza di accordo (in attesa della versione ufficiale), non si trova ancora la nuova “modulistica edilizia Salva Casa” in senso stretto.
Il documento contiene solo le indicazioni per modificare i seguenti moduli unificati e standardizzati, adottati il 4 maggio e il 6 luglio 2017, a seguito delle novità introdotte dal D.L. n. 69/2024:
SCIA (con moduli per il titolare, la relazione di asseverazione e il quadro riepilogativo della documentazione allegata);
PERMESSO DI COSTRUIRE SCIA alternativa al permesso di costruire;
CILA.

L’allegato alla bozza si articola in quattro sezioni, una per ciascun modulo, e indica le sole parti da aggiornare.
Si è scelto di evidenziare soltanto le modifiche per facilitare l’individuazione dei punti da adeguare, ridurre al minimo l’impatto sui sistemi informativi già in uso e accelerare il recepimento delle novità.
Per ogni modulo, la numerazione dei quadri è indicativa e finalizzata solo a orientare la lettura:
ogni Regione dovrà poi adeguare tale numerazione in base alla modulistica e ai software in uso, coerentemente con il principio secondo cui la standardizzazione riguarda il contenuto, ma lascia libertà nella forma organizzativa dei dati.
Una volta pubblicato ufficialmente l’Accordo, spetterà alle Regioni adeguare i propri modelli seguendo le indicazioni fornite. E poi il Comune.

Gerardo Teta
Da La Gazzetta della Capitale n. 3/2025